Ghermisco la sagoma del tuo corpo attraverso banchi di fuliggine damascata. Un sole moribondo riesce comunque a ostacolare il mio sguardo. Steli di luce filtrano in questa stanza e ti coprono i seni, così che riconoscere il tuo volto è un’epifania velata. La tua visita non mi smuove, nonostante la sua stranezza. Rimango, forse impietrito, […]
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